Coronavirus, accordo con Anci a sostegno di prodotti agroalimentari toscani di qualità
Favorire la distribuzione ed il consumo di produzioni agroalimentari toscani di qualità, soprattutto in questa fase di emergenza.
E’ questo l’obiettivo di un protocollo d’intesa con Anci Toscana che la Regione Toscana ha approvato.
L’intesa prende le mosse dalla comune attenzione di Regione Toscana e l’associazione dei Comuni verso la diffusione delle politiche del cibo e la promozione dei prodotti toscani e dal fatto che le disposizioni governative di gestione della crisi prevedono per i Comuni dei finanziamenti specifici per supportare la domanda di cibo nelle fasce fragili della popolazione.
L’intesa prevede una serie di azioni di sensibilizzazione e valorizzazione dei prodotti di qualità della nostra regione, partendo da esigenze immediate, legate alle ripercussioni negative sul comparto agricolo e agroalimentare delle misure che si sono rese necessarie per contenere il coronavirus. Sebbene le aziende agricole e agroalimentari, così come la distribuzione, siano considerate attività “essenziali”, pertanto operative, i prodotti agroalimentari freschi e gli ortofrutticoli hanno registrato un calo nelle vendite a causa della chiusura delle attività di ristorazione, dei bar e di tutta la somministrazione.
La collaborazione prevede una sua prima sperimentazione in occasione delle attività di consegna a domicilio di beni alimentari e di prima necessità alle categorie a rischio ed alle persone che non possono uscire dal proprio domicilio (riguardo a questa è già stato stipulato un protocollo di intesa tra Regione Toscana, ANCI e la Grande Distribuzione Organizzata), e di gestione dei buoni spesa.
“La crisi – è il commento all’accordo con Anci dall’assessorato regionale dell’agricoltura – ha contribuito a mettere in luce ancora più di prima, se mai ce ne fosse bisogno, il ruolo strategico dell’agricoltura per la fondamentale funzione di approvvigionamento. Ora più che mai è importante la promozione dell’acquisto di produzioni locali, reperibili sul territorio come prodotto fresco, che garantiscono al consumatore tracciabilità, sicurezza alimentare e salubrità, ed allo stesso tempo supportano l’economia dei territori della Toscana.
Ma questo accordo punta anche oltre lo scenario attuale, cercando di fidelizzare il cittadino toscano e dei consumatori nei confronti dei prodotti toscani in una visione di prospettiva, con l’idea di creare rapporti di consumo e distribuzione che possano consolidarsi nel tempo e garantire sostegno economico ai territori”.
“Come sistema dei Comuni – afferma Roberta Casini, responsabile AnciToscana per l’agricoltura e sindaca di Lucignano – siamo molto soddisfatti, poiché questo protocollo potrà portare un aiuto concreto sia alle aziende e all’economia locale, con la promozione dei prodotti del territorio, sia ai cittadini toscani, che troveranno sulle loro tavole alimenti sani, buoni, sicuri e tracciabili. Ringrazio la Regione che ha raccolto e fatto propria la volontà di Anci Toscana di ascoltare l’appello dei Consorzi e produttori in questo difficile momento per l’emergenza coronavirus. Ma vogliamo guardare anche in prospettiva, perché questa forma di collaborazione tra istituzioni, imprenditori e mondo scientifico può diventare una buona pratica da portare avanti in futuro; anche attraverso il tavolo sulle Politiche del cibo di Anci Toscana, che rappresenta ormai un punto fermo tra le innumerevoli iniziative che abbiamo intrapreso negli ultimi anni per valorizzare e promuovere i prodotti del territorio toscano”.
Ecco le azioni previste dall’accordo
– I Comuni verranno sensibilizzati ad inserire i prodotti toscani di qualità (come DOP/IGP, Agriqualità, a Km-0, biologici, Prodotti di Montagna, Prodotti Agroalimentari Tradizionali-PAT, produzioni provenienti dalla Organizzazioni di Produttori -ad es OCM olio, Ortofrutta, ecc.), nella spesa dei consumatori e nella distribuzione del cibo per emergenze alimentari.
– Verranno promosse azioni di sensibilizzazione nei confronti delle amministrazioni locali, delle aziende e dei canali distributivi, affinché i consumatori siano orientati a scegliere prodotti toscani.
– Verranno sensibilizzati i Consorzi di tutela e le Associazioni dei produttori DOP/IGP, le Organizzazioni dei Produttori riconosciute, i Distretti rurali ed agroalimentari, le Comunità del cibo, altre forme aggregative che operano in tal senso e le singole aziende per evidenziare tali prodotti, inserendone i riferimenti nei canali distributivi, nelle botteghe di vicinato, nella fornitura alle persone che possono presentare la richiesta di contributo alimentare ai sensi dell’OCDPC 29 marzo 2020 n. 658.
– Saranno promossi prezzi e condizioni di approvvigionamento agevolate ed innovative che rispondano alle esigenze territoriali e dei consumatori.
– Verrà realizzata una campagna mediatica di comunicazione, a sostegno dei prodotti toscani di qualità e di fidelizzazione dei consumatori.
Fonte ToscanaNotizie
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