I pesci della Toscana, che bontà in tavola. Ecco il calendario.
Il pesce? Mangiarlo fa bene sia alla nostra salute che all’ambiente.
Se il pesce viene dal nostro mare toscano, se è fresco e genuino, e se la pesca tiene presente i cicli biologici dei prodotti ittici, allora abbiamo fatto centro.
Su questi capisaldi si fonda la campagna promozionale della Regione Toscana “Un mare di pesci per ogni stagione” che è stata presentata a Firenze e che si svilupperà nelle prossime settimane puntando soprattutto sui social.
La campagna, finanziata con le risorse del Feamp, il fondo comunitario per la pesca, si pone l’obiettivo di valorizzare la qualità e la stagionalità del pescato toscano per ampliare le potenzialità commerciali del settore in una fase molto difficile per l’emergenza Covid 19: la chiusura, per diversi mesi, dei mercati, delle mense scolastiche e dei canali di distribuzione ha determinato un notevole calo della domanda che, unito alla vulnerabilità della filiera, ha causato perdite economiche per le flotte pescherecce e per le produzioni dell’acquacoltura.
In Toscana sono circa 1.500, attualmente, gli occupati di un comparto che conta 590 barche per una produzione annua di circa 11.000 tonnellate.
“La campagna ‘Un mare di pesci per ogni stagione’ – hanno commentato dall’assessorato regionale a agricoltura e pesca – vuole contribuire alla diffusione di conoscenze che possano rendere più semplice una scelta alimentare fatta con responsabilità, consapevolezza e attenzione alla sostenibilità.
Una maggiore conoscenza dei nostri prodotti ittici potrà aiutare tanti consumatori a orientarsi meglio e a comprendere il valore di un pescato che viene da filiera corta e che offre tutte le garanzie di qualità e di rispetto dell’ambiente”.
Il calendario del pescato toscano
Strumento decisivo per l’azione di comunicazione sarà il calendario del pescato toscano, lanciato nel 2018, ma che farà da perno anche a questa attività di comunicazione. Il calendario raccoglie 32 specie di pesci presenti nel mare toscano e che rappresentano un’alternativa rispetto a quelle più commerciali e note presenti sui banconi di vendita.
Le specie del calendario includono quelle del cosiddetto pesce “povero” o “dimenticato”, come sugarelli, razze, pesce sciabola, muggine, acciuga, sardina, palamite che sul mercato non ottengono prezzi convenienti per il pescatore, ma se opportunamente conosciute e valorizzate per le loro qualità nutrizionali ed organolettiche, possono aumentare il margine di reddito della produzione e trovare ampi spazi in una fascia di mercato accessibile a tutti.
Inoltre il calendario propone un invito all’acquisto avendo anche una maggior consapevolezza dei cicli biologici naturali.
In sintesi “Il calendario del pescato” tiene insieme i principali filoni delle politiche regionali legate al patrimonio ittico: la qualità del prodotto, la certezza della sua provenienza, e il mantenimento dei delicati equilibri ambientali.
a cura della redazione Arga Toscana
Fonte: ToscanaNotizie Regione Toscana
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