Etichette su vini e carni, l’allarme europeo e le preoccupazioni delle categorie interessate

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nella foto: la commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides

Si torna a parlare di etichette anticancro sui cibi e nel mirino del commissario europeo alla Salute Stella Kyriakides, sono finiti anche vino e carne rossa e carne lavorata.

Dall’Europa avvertono che nel 2022 vi sarà una etichette obbligatoria per tutti con dichiarazione di ingredienti e dichiarazione nutrizionale delle bevande alcoliche e un’altra nel 2023 sulle avvertenze.

Obiettivo secondo la commissione europea preposta, dare ai consumatori più strumenti per scegliere con maggiore consapevolezza.

Le etichette saranno una delle misure assieme alle tassazioni che andranno a contribuire alla prevenzione in vista di un miglioramento della vita.

I dati parlano che in Europa di tumore sono stati colpiti in 2,7 milioni di cittadini di cui 1,3 hanno perso la vita a causa della malattia.

Senza interventi, si stima che questa percentuale avanzi nel tempo: nel 2035 di oltre il 25 per cento in più.

La signora Kyriakides ha spiegato che l’obiettivo è quello di proteggere il cittadino europeo da fattori di rischio in un pacchetto complessivo, tra cui il fumo, il consumo dannoso di alcol, l’obesità, la mancanza di attività fisica, l’esposizione alle sostanze cancerogene e alle radiazioni nonchè i tumori derivanti da agenti infettivi e alimentari.

L’obiettivo resta chiaro per l’Europa: no alla commercializzazione di prodotti alimentari malsani, più verdura, meno carni rosse e lavorate, un corretto approccio all’uso dell’alcol.

Da una prima rivolta dei produttori “incriminati” si è adesso passati a considerare che è giusto parlare di alcol nocivo, ma ci vogliono vedere chiaro.

Dalla filiera vitivinicola italiana e toscana di tutte le principali associazioni vogliono poter discutere prima che l’Europa prenda decisioni finali.

a cura redazione Arga Toscana

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