La magìa della lavanda di Pieve di Santa Luce dove la natura crea e vive nel pieno splendore
C’è un luogo quasi magico che si ripetete ogni giorno e visitabile ogni giorno.
Siamo a Pieve di Santa Luce in provincia di Pisa una località dei colli pisani. Il mare, passate le colline della vicina Rosignano Marittima e di Castelnuovo della Misericordia, è a un tiro di schioppo.
Ma qui in una vallata c’è il regno dei profumi e del ronzare delle api. La regina non è l’ape bensì la Lavanda. Sono terreni (in tutto 6 ettari tra vallata e collinetta poco più avanti) distribuiti in dolci declivi dove già nel 2020 oltre 5000 persone hanno fatto visita (quest’anno se ne calcolano di più) hanno fatto visita di questi immancabili luoghi).
Il perchè è presto detto. La lavanda qui impiantata qualche anno fa, si erge dal terreno in fila e corre nel primo tratto dell’impianto. Lo si nota percorrendo la strada che da Lorenzana porta a Orciano Pisano e da qui prendendo per Santa Luce dopo 1 chilometro appaiono maestosi i campi di lavanda.
E’ una lavanda profumatissima, continuamente alimentata dal ronzio delle api. Si attraverso le fila senza che queste avvertino la nostra presenza purchè siano rispettate le regole che sono quelle di camminare con calma e non calpestare le piante di lavanda. L’aria è imbevuta di questa sostanza. Le api al gran lavoro sembrano quasi inebriate ma incessanti nel loro volteggiare tra i fiori di questa camminata Zen. Qui si assapora la pace e la quiete, qui 4 anni fa le piantine di lavanda furono impiantate.
Dice Sara Rio che accoglie i visitatori:” 1 ettaro di lavande produce dai 50 ai 100 litri di olio essenziale, sono dovuti occorrere 2 anni di sviluppo per ottenere il massimo del rendimento da queste piante”. La gente appena arriva sul posto è esterefatta.
Nessuno avrebbe creduto nel progetto di Rosario Rizzi il fondatore che invece ha detto un giorno oramai passato che qui sarebbero nati i territori per accogliere la lavanda. E’ diventata una realtà ritenuta tempo addietro impossibile dagli abitanti e coltivatori diretti del luogo. Ma lui ha tenuto duro.
Ora la sua attività che ha la sua sede a Pian di Laura si chiama Flora, produce olio essenziali per il corpo e per le necessità di benessere in generale. Flora esporta in Italia e nel mondo e dà lavoro a circa 30 persone. Non si pensa solo alla lavanda, ci sono anche corsi teorici e pratici organizzati di agricoltura biodinamica che si sono tenuti di recente nel borgo di Pomaia. Flora produce una linea di prodotti che racchiudono tutte le proprietà benefiche degli oli essenziali puri al cento per cento ottenuti da tre varietà di lavanda, coltivata con metodo biologico certificato. Dalla crema fluida all’olio massaggio, dallo shampoo e bagno doccia fino al gel lavamani ultimo nato in tempi di virus. Ma nella mente rimangono questi campi, queste distese di lavande. Troppe belle per non visitarle fino al 25 luglio, perchè poi per le fioriture non ci sarà più tempo. E’ tempo di partire.
a cura di F.P. redazione Arga Toscana