Locanda Senio a Palazzuolo nell’Alto Mugello vale un tour tra storia e cibo

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Palazzuolo sul Senio in passato Palazzuolo di Romagna è un comune di poco più mille abitanti, collocato nel versante romagnolo dell’Appennino tosco-romagnolo. Pur essendo in Romagna, Palazzuolo è amministrato dalla città metropolitana di Firenze, in Toscana (Romagna fiorentina). Assieme al comune di Marradi e a quello di Firenzuola, viene collocato nel Mugello, con la denominazione di Alto Mugello. Qui come a Marradi c’è il Marrone Igp, unico nel suo genere e c’è anche una Locanda, la Locanda Senio.

Dal 2018 Palazzuolo sul Senio fa parte de I borghi più belli d’Italia

Sulla base dei dati ISTAT a gennaio 2021, è il secondo comune meno popolato della provincia di Firenze.

Un pò di storia

Nel Basso Medioevo il territorio di Palazzuolo fu feudo della famiglia Ubaldini. Nel XIII secolo emerse la famiglia Pagani, il cui esponente più noto fu Maghinardo. Con la sua morte, nel 1302, il feudo tornò di proprietà degli Ubaldini. La più celebre di questa famiglia fu Marzia degli Ubaldini (detta anche Cia), fu la figlia della figlia di Maghinardo. Marzia sposò il signore di Forlì, Francesco II Ordelaffi, e combatté al suo fianco in più occasioni, anche durante la crociata contro i Forlivesi, quando difese la città di Cesena. La voce popolare vuole che sia proprio Cia (cioè Marzia Ordelaffi) la donna che compare nello stemma del Comune di Palazzuolo.

La storia di Palazzuolo sul Senio è strettamente legata a quella di un famoso ristoratore uscito fuori dal cappello a cilindro ovvero Ercole Lega e la sua Locanda Senio. La chef è la moglie Roberta Tozzi. Palazzuolo è famoso per il suo marrone Igp. Questo ingrediente definito povero è invece ideale per dolci ma anche per primi e secondi piatti. Dal marrone si ricavano tagliatelle, gnocchi e zanzarelli: passatelli di pane di marroni cotti nel brodo e conditi con pancia di maiale abbrustolita con formaggio Raviggiolo.

“Io sono un locandiere-ristoratore”, afferma e racconta Ercole.
“Faccio parte di una squadra speciale in cucina, io e mia moglie Roberta.
E il nostro approccio, rispetto ai piatti che offriamo, prevede tre ingredienti. Anzitutto il prodotto, che deve essere legato al territorio e alla stagionalità, poi il racconto del prodotto e del piatto, perché è bello raccontare il piatto e la sua storia, e terzo elemento l’ambiente nel quale il piatto viene offerto. Tutto questo deve trasmettere un’emozione, a tutti i livelli, dalla vista al gusto”.

Da anni “Locanda Senio” è un punto di riferimento per buongustai e per turisti alla ricerca di uno speciale relax, nell’incantevole centro storico di Palazzuolo sul Senio (FI). In questo borgo medioevale, Ercole e Roberta Lega hanno saputo creare un gioiello dell’ospitalità toscana: La Locanda Senio.

Un albergo diffuso dallo stile ricercato e raffinato, intimo, che brilla in qualsiasi stagione dell’anno: di fronte ad un camino acceso,

abbrustolendo castagne e sorseggiando un vino rosso, lungo i bordi della piscina riscaldata, immersi in un giardino dalle erbe rare.

Ercole, che qualche anno fa vinse un premio prestigioso ad Asti per la sua carta dei dolci, spiega: “Anzitutto facciamo una cucina di primi piatti, secondo la tradizione romagnola: siamo in terra di Toscana, ma a 6 chilometri dalla Romagna: tagliatelle, tortelli, passatelli, cappelletti romagnoli”. Ma tutto rivisitato con ingredienti speciali, primo tra tutti il marrone. Ecco allora tra i piatti forti le tagliatelle di farina di marroni, o gnocchi di ricotta, fatta con latte locale, e farina di marroni”.

Particolari i piatti di carne basati spesso sul maiale: “Negli anni novanta –ricorda lo chef palazzuolese- portammo qui il primo verro di cinta senese, attraverso un porcaro medievale, il primo della provincia di Firenze. Da lì è nato un ceppo di maiali, qui a Palazzuolo, che dà una carne molto rossa, tenera, delicata. E’ la base per i nostri piatti con maiale e marroni, o con maiale e frutti dimenticati –tipo le mele rosa, il corniolo, il sorbo, la pera volpina, la pera martina-.” sottolinea ancora Ercole Lega.

Gusti rari e unici. Ma anche forti. Come quelli della “colazione del Papa” che l’Albergo Diffuso Locanda Senio propone ai suoi ospiti: a Palazzuolo il Papa Giulio II passò da qui con Machiavelli, gli fecero trovare per colazione, le pere con il vino e il cacio. Così la mattina a colazione, ecco cacio, formaggio e pere. Cotte al forno, nel vino sangiovese.

a cura redazione ArgaToscana

Fonti: Locanda Senio, Foto da Facebook

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