Come eliminare i pesticidi su frutta e verdura tra le mura domestiche
Pesticidi, esistono i modi per ridurli in casa? Esistono alcune accortezze per farlo?
Questi sono quesiti difficili a cui rispondere con certezza a meno che di non scegliere un’alimentazione interamente biologica certificata che ha il suo prezzo. Ma le possibilità delle contaminazioni rimangono lo stesso. Tuttavia vista l’invadenza dei contaminanti nei prodotti dei campi, è buona regola eseguire alcuni trattamenti facilmente realizzabili che quantomeno riducono le quantità dei residui.
Ma si potrebbe chiedere: ma quanto ci difendono? Secondo recenti studi scientifici in materia, già l’industria con i suoi procedimenti sarebbero in grado di ridurre tracce di pesticidi.
Tuttavia esaminiamo alcuni casi: i fagiolini ad esempio, molte volte sono trattati con un fitofarmaco il Malathion, solo la loro bollitura porta alla eliminazione completa di questo fitofarmaco. Nell’uva un deciso lavaggio in acqua riduce rischi fino al 90 per cento, la lattuga invece solo al 61 per cento.
Hanno preso campo l’uso alimentare e il consumo delle insalate in busta.
Talvolta un ulteriore lavaggio di queste verdure una volta aperto il sacchetto farà compiere un ulteriore salto di qualità.
Un solo lavaggio basta perchè le piretrine non lascino tracce sulle mele. Lavaggio e cottura sono necessari per eliminare il Parathion dai cavoli, discorso analogo per le melanzane che elimina l’Endosulfen all’88 per cento con la pelatura, oppure la cottura dei broccoli che cancella al 98 per cento il Carbaryl. La pelature delle patate, cottura di lenticchie e spinaci non bastano per eliminare totalmente i fitofarmaci. C’è chi ha preso in prestito l’antico uso del lavaggio delle verdure con il bicarbonato di sodio.
Scelta accurata quest’ultima e anche preferibile ma non garantisce l’eliminazione totale dei residui.
Solo l’acquisto e il consumo di frutta e verdura biologica e certificata già sopra descritta è l’alternativa efficace.
a cura redazione ArgaToscana
Fonte: Il piattonaturale il Salvagente R. Quintili
Seguici anche sui social: Grazie!