Crescono i prezzi della filiera agroalimentare, cosa dice Coldiretti
Olio, burro e verdura prezzi sempre più su. La crisi energetica e l’inflazione al 6,7% (cifra record dal 1998) premono sul costo dei prodotti alimentari.
I dati di Coldiretti non danno scampo, nella classifica dei cibi più colpiti dai rincari troviamo l’olio di semi che registra un +23,3%, seguono la verdura fresca a +17,8% e il burro che segna +17,4%. Anche la pasta è a + 13%.
Nel caso dell’olio di semi il rialzo si lega anche al conflitto in Ucraina, dato che il Paese è uno dei principali produttori e ha dovuto interrompere le spedizioni a causa della guerra.
«Rincari a doppia cifra — sottolinea Coldiretti — anche per frutti di mare (+10,8%) e farina (+10%). A seguire nella graduatoria degli aumenti, carne di pollo (+8,4%), frutta fresca (+8,1%), pesce fresco (+7,6%), con i gelati (+6,2%) a chiudere
il pane, pur se in aumento del 5,8%».
La crisi della filiera agroalimentare è legata come si sa a doppio raccordo alla crisi energetica e alle bollette salate.
Dice l’associazione di categoria: agricoltori e allevatori non riescono più a coprire i costi di produzione. Aggiunge Coldiretti: «Più di una azienda agricola su dieci è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione».
Fonti
Coldiretti
Corriere.it