E’ la giornata mondiale delle api, la loro presenza è essenziale per la nostra vita e scatta l’operazione salva alveari
Giornata mondiale delle api e in Regione scatta l’operazione per salvaguardare gli alveari.
Al via Un progetto per tutelare gli insetti impollinatori e favorire gli apicoltori
Con il 20 maggio, è la Giornata mondiale delle api, “Data simbolica – spiegano in Regione”. Data tuttavia decisa dall’assemblea generale delle Nazioni Unite nel giorno della nascita del pioniere delle tecniche di apicoltura Anton Janša per ricordare quanto tutti noi sappiamo ma spesso diamo per scontato: che le api sono essenziali alla vita e che sono in pericolo. Anche in Europa gli insetti impollinatori, soprattutto le api, stanno diminuendo, anche a causa di comportamenti umani.
“La Regione Toscana – ha aggiunto Saccardi assessore regionale di riferimento – sta lavorando per tutelare le api ed anche per potenziare ed ‘innovare’ le tecniche di apicoltura. Ne sono un esempio i 52 Progetti strategici di gruppi operativi finanziati con 15 milioni di euro, coinvolgendo 800 soggetti, di cui 167 imprese agricole. Si è appena concluso uno di questi progetti, dedicato al nomadismo delle api, ‘Nomadi App’, che ha offerto nuove opportunità tecnologiche per il monitoraggio a distanza delle api, una pratica che va a favore della sostenibilità e della biodiversità e al tempo stesso viene incontro alle esigenze degli apicoltori”.
Il progetto “Nomadi App” è iniziato nel 2019, è durato 3 anni ed ha visto coinvolte quattro aziende di apicoltori partner, il Dipartimento di scienze e tecnologie agrarie ambientali e forestali dell’Università degli studi di Firenze, la Fondazione FCS per il clima e la sostenibilità e l’ente di formazione Eurobic Toscana sud. Il nomadismo delle api prevede lo spostamento degli alveari in base alle differenti fioriture, con difficoltà di gestione ed un notevole aggravio nelle spese di produzione.
Il progetto “Nomadi App” si basa sulla informatizzazione degli alveari attraverso sistemi di controllo dello stato di salute delle api e della produzione e di monitoraggio delle condizioni climatiche e ambientali. Questo agevola notevolmente l’apicoltore, che può seguire gli alveari anche a distanza, e al tempo stesso permette di raccogliere importanti informazioni che sono state messe in rete attraverso un portale specifico e condivise con decine di altre aziende agricole in tre incontri e due convegni sul tema.
a cura Pamela Pucci per Toscana Not. e redazione ArgaToscana