Cosa si mangia, arriva il protocollo con le associazioni per un consumo consapevole
Prodotti agroalimentari ‘trasparenti’ stabilito un protocollo con Consumatori e organizzazioni agricole
Come e che cosa si mangia? Conoscere i prodotti agroalimentari, da dove provengono, il loro valore nutraceutico e come si collocano nella piramide alimentare toscana: è l’obiettivo delle azioni di informazione e sensibilizzazione che saranno messe in piedi grazie all’intesa che la Regione siglerà con le associazioni dei Consumatori e le organizzazioni professionali dell’agricoltura come Confcooperative, Lega Coop, Cia, Coldiretti, Confagricoltura.
Promosso dalla vicepresidente Stefania Saccardi e dall’assessora alla tutela dei consumatori e degli utenti Alessandra Nardini, il protocollo rilancia il rapporto di collaborazione tra associazioni dei consumatori e organizzazioni dell’agricoltura per condividere iniziative di comunicazione che facciano capire ai cittadini e ai consumatori l’importanza della trasparenza della produzione, della conoscenza della qualità e della tipicità dei prodotti agricoli ed agroalimentari toscani. Non solo, vorranno diffondere quanto sia importante la cultura della Piramide alimentare toscana e della lotta allo spreco alimentare oltre al valore del prodotto e alla sua relazione con il prezzo di vendita.
“La Regione – ha detto la vicepresidente Saccardi – promuove da sempre un modello di agricoltura sostenibile condiviso con le organizzazioni professionali dell’agricoltura: si basa sulla qualità delle produzioni, sulla valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, sulla tutela della biodiversità, sulla diversità dei saperi, sull’impresa agricola multifunzionale diffusa sul territorio, su un’equa remunerazione del lavoro agricolo e su un nuovo rapporto tra produttori e consumatori. Nello stesso tempo l’agricoltura toscana offre un’ampia gamma di prodotti di qualità che devono innanzitutto essere difesi dalla contraffazione e poi devono essere portati a conoscenza dei consumatori che spesso ignorano le peculiarità che si celano dietro i marchi, le denominazioni e le certificazioni. Tutelarli da un lato e diffonderne il consumo sono quindi compiti primari che grazie anche a questa intesa riconfermiano e rafforziamo”.
“Le finalità del protocollo – ha detto l’assessora Nardini – sono quelle di sostenere i prodotti toscani di qualità, promuovere tra le consumatrici e i consumatori la cultura di una sana ed equilibrata alimentazione, l’importanza della lotta allo spreco alimentare e il diritto ad una scelta consapevole e informata, anche rispetto al giusto rapporto qualità-prezzo. Il Comitato Regionale Consumatori Utenti (Crcu), che presiedo, ha espresso convintamente la volontà di rinnovare questa collaborazione e questo protocollo con le organizzazioni dell’agricoltura. Vogliamo essere fin da subito operativi, grazie all’attivazione dell’apposito gruppo di lavoro composto da rappresentanti di tutte le parti aderenti al protocollo, per raggiungere questi obiettivi”.
Fonte
Toscana Notizie