Olio buono? Il migliore è quello Dop extravergine toscano, a Massa e Cozzile in Valdinievole al Frantoio di Croci i macchinari all’avanguardia e un progetto dal vivaio alla tavola

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Quando dici olio buono, devi dire olio toscano e non ti sbagli. Tradizione ed esperienza fanno di questo prodotto un condimento apprezzato in tutto il mondo. L’olio extravergine di oliva toscano è al massimo della sua rappresentazione grazie alle DOP (Denominazione di Origine Protetta) dei diversi territori: Lucca, Chianti Classico, Seggiano, Terre di Siena, ma soprattutto è diffuso col marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta), che si articola in otto aree di produzione: Colline di Arezzo, Colline di Firenze, Colline Senesi, Seggiano, Montalbano, Colline della Lunigiana, Monti Pisani, Colline Lucchesi. Ognuna delle quali ha un disciplinare che ne connota le caratteristiche legate al territorio.

In Valdinievole, il Frantoio di Croci di Massa Cozzile, che utilizza macchinari all’avanguardia, ha fatto recentemente da capofila di un Progetto Integrato di Filiera (EVO 2.0: dal vivaio alla tavola), promosso dalla Regione Toscana e sostenuto da Coldiretti Pistoia, per porre sul mercato un olio extravergine di oliva dal marchio EVOCA-TOSCANO-IGP, che mette insieme tradizione e innovazioneper dare gambe, anche economiche, al patrimonio immateriale che è il paesaggio toscano con i suoi uliveti. Un obiettivo che passa per una serie coordinata di attività: dal microchip inserito nell’apparato radicale delle piantine d’olivo, alla riscoperta delle varietà di olive toscane, all’accurata analisi dei mercati di sbocco utili a dare valore aggiunto all’olivicoltura toscana”.


a cura redazione ArgaToscana (G.I.)

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