Gorgona e Montecristo le due immancabili perle di Toscana, riprende il calendario del 2023

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Forse i toscani non conoscono bene la loro regione. Molti preferiscono l’estero e lidi esotici, quando l’esotico è davvero a due passi da noi: Quanti sono i toscani che hanno visitato almeno una volta nella loro vita le isole della Gorgona e di Montecristo? Tutti conoscono il Giglio e l’Elba, eppure ci sono anche Giannutri, Capraia e Pianosa. In tutto sono 7 le isole della nostra amata regione.

Gorgona e Montecristo, due perle d’isola toscane che saranno possibile visitare grazie alla riapertura dei calendari relativi al 2023.

Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, in collaborazione con l’amministrazione penitenziaria, fa sapere che dalle ore 9 del 4 febbraio sarà disponibile il calendario online delle date per visitare Gorgona.

La prima data utile è il 25 marzo e le partenze sono tutte previste da Livorno.

Da sabato 28 gennaio sono state aperte anche le prenotazioni online per le visite guidate all’Isola di Montecristo, 23 date utili a partire dal 18 marzo.

Le visite, organizzate dall’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano in accordo e con il supporto operativo del Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica, prevede la partenza da Piombino Marittima e lo scalo a Porto Azzurro (Isola d’Elba).

Per ogni ulteriore richiesta di chiarimento sulle visite alle due isole è possibile contattare

Info Park: 0565 908231- info@parcoarcipelago.info

Scorcio di Montecristo.

L’isola – carcere di Gorgona, verde e selvaggia, è un modello di recupero sociale e un sito di interesse naturalistico oltre che archeologico, come testimoniano i reperti di una villa romana marittima databile tra la fine del I secolo a.C. e gli inizi del I secolo d.C., rinvenuti grazie agli scavi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. L’isola è sede di un penitenziario per cui le visite sono autorizzate secondo un calendario concordato per un numero massimo di 100 visitatori al giorno.

Montecristo è la quarta isola in ordine di grandezza nell’Arcipelago Toscano con una superficie di 10, 4 kmq ed è la più lontana dalla costa continentale da cui dista 63 km. Forse luogo di culto dedicato a Giove in epoca romana, ospitò nel V secolo San Mamiliano in fuga dai Vandali. Sede fino al XVI secolo di una fiorente comunità monastica e oggetto di tentativi di colonizzazione agricola nel XIX secolo, l’isola oggi è disabitata e priva di qualunque servizio. Riconosciuta Riserva Naturale Integrale nel 1971 e Riserva Naturale Biogenetica dal Consiglio d’Europa nel 1988, è presidiata dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità.

Fonte: ToscanaChiantiAmbiente.it

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