A scuola di Olio Evo, quali differenze, a Taste un incontro coordinato da Coldiretti Toscana, Unaprol, Igp Toscana, Campagna Amica e Evooschool, presente Arga Toscana. Per determinare la qualità no alla fettunta.
Firenze
Incontro di avvicinamento all’olio
Extra Vergine di Oliva
Taste
Fortezza da basso
Una delegazione di ArgaToscana ha preso parte all’incontro di avvicinamento all’olio Evo a Taste portando i saluti di Assostampa regionale. Corso ben organizzato da Coldiretti Toscana, Unaprol, IGP Toscana, Fondazione Campagna Amica e Evooschool. Barbara Bietolini sommelier dell’olio e di alimentazione della scuola Evooschool ha immerso i partecipanti in un affascinante viaggio sull’olio partendo dal protagonista principale cioè l’olivo con riferimenti storici e culturali.
L’olio necessita di particolari attenzioni. Ne citiamo solo alcune.
Non deve essere conservato a alte temperature, meglio conservarlo non alla luce diretta, in vetro scuro e non chiaro e/o utilizzare se possibile lattine metalliche garantite ben sigillate, meglio ancora tenerlo in Bag o in box sottovuoto.
Insomma alcuni accorgimenti che garantiscono poi la qualità assoluta del prodotto.
L’assaggio sensitivo di tre tipi di olio è risultato importante per carpirne le differenze. perchè ogni olio evo ha i suoi principali profumi.
Un ultima osservazione.
Se dobbiamo assaggiare un olio non dovremmo utilizzare il pane o alimento ai cereali. L’Olio assume un sapore diverso perchè combinato. Ottima rimane la tanto desiderata bruschetta, e su questo non ci sono dubbi per la tipicità regionale toscana, ma la qualità si riconosce e si apprezza secondo vere e proprie regole codificate dal COI (Consiglio Oleicoli Internazionale).
Dunque i toscani sono avvisati. La fettunta è tipica, ma per trovare differenze tra un olio evo e un altro, dobbiamo metterla da parte.
Foto: fp e Valter Pettinati fotoreporter
a cura della redazione ArgaToscana
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