Cresce il biologico in Toscana, avanzano i distretti, ultimo arrivato il Montecucco in Maremma

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Prosegue la crescita del biologico in Toscana con quasi 7 mila aziende che hanno abbandonato l’agricoltura convenzionale per abbracciare il modello biologico (+88% in dieci anni e dell’8,7% solo nell’ultimo anno) sulla spinta anche di una diffusa sensibilità salutistica e di un mercato in forte espansione. Con l’arrivo a novembre del Distretto biologico del Montecucco sono saliti a 10 i distretti biologici riconosciuti con la legge regionale 51 del 2019.

Il Distretto biologico della Maremma, uno dei più grandi d’Europa, è nato ufficialmente nell’estate del 2023 dopo un percorso di condivisione degli obiettivi portato avanti da diversi mesi nei Comuni di Capalbio, Castiglione della Pescaia, Grosseto, Magliano in Toscana, Manciano, Orbetello e Scansano. Presidente è il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna.

Il territorio del distretto, che corrisponde ai confini amministrativi dei sette Comuni, ha una superficie agricola utilizzabile (SAU) di quasi 96.000 ettari, di cui il 41% condotti con il metodo dell’agricoltura biologica, grazie anche alle circa 300 aziende biologiche che partecipano al progetto economico territoriale integrato del distretto.

E’ notizia di questi giorni che il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha approvato il progetto I valori dell’agricoltura biologica per lo sviluppo sostenibile del territorio – Valori Bio, presentato dai suoi referenti lo scorso aprile e ammesso a finanziamento in ottobre. Il distretto si è aggiudicato così oltre 322 mila euro destinati a iniziative di informazione, formazione e consulenza per le aziende agricole iscritte.

“Siamo il primo distretto in Toscana a ottenere tale riconoscimento e questo segna l’inizio di un percorso che coinvolgerà l’intero territorio e tutti i distretti biologici e rurali che vorranno unirsi a noi, che faranno di Grosseto modello di riferimento a livello nazionale” afferma il Presidente. Adesso nei prossimi due anni servirà un lavoro di squadra fatto di impegno e coordinamento tra tutte le associazioni di categoria agricole, i Comuni partecipanti e i partner scientifici per rendere Valori Bio un successo e consolidare la Maremma come un polo di eccellenza del biologico nel panorama agricolo toscano e nazionale.

Fonte

Toscanachiantiambiente

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