Enapster vince un Oscar green da un milione di sterline per il progetto ripristinare il clima
Enapster vince un Oscar green da un milione di sterline per il progetto ripristinare il clima
Enapster conquista un milione di sterline con il suo progetto di produrre idrogeno senza inquinare.
La multinazionale con sede nella zona industriale Lavoria nel comune di Crespina e Lorenzana produce elettrolizzatori per idrogeno è stata premiata dalla Royal Foundation e dal Principe William.
Questo ente britannico è stato istituito per valorizzare le soluzioni al fine di arginare le crisi climatiche del nostro pianeta. E’ un Oscar Green che ha riempito di orgoglio Simone Perini che di Enapster è il responsabile delle relazioni istituzionali.
Enapster ha sedi anche fuori dell’Italia: Bangkok, Berlino, Saerbeck e San Pietroburgo ed è un gruppo nato solo quattro anni fa uscita fuori dall’esperienza di Acta che fu fondata nel 2000.
La sfida è nel settore energetico de carbonizzato.
In Enapster nella zona di Lavoria nel comune di Crespina e Lorenzana vi lavorano in 110 tra ricerca sviluppo e produzione. Il centro dell’attività dell’azienda è la produzione di idrogeno e ossigeno senza emissioni di anidride carbonica.
Questa con una cella combustibile genera l‘idrogeno che combinato con l’ossigeno genera energia elettrica; l’età dell’azienda è di circa 33 anni, molti giovani tecnici italiani e toscani in particolare hanno svolto un periodo di ricerca all’estero e poi sono rientrati dopo quelle esperienze.
Si prospettano altre possibilità di impiego in un prossimo futuro. Ma tornando al premio ricco di un milione di sterline che è stato assegnato è bene ricordare che questi è stato per la sezione “ripristinare il clima”.
All’Enapster affermano che l’orizzonte finale è che, grazie all’idrogeno. si possa ottenere un mondo e dunque un pianeta dove l’energia prodotta da fonti fossili sia ridotta a zero in qualsiasi settore.
L’Unione Industriali di Pisa tramite la sua presidente Patrizia Alma Pacini si è subito congratulata con Enapster.
Si continua a lavorare.
a cura redazione ArgaToscana