Gli alieni nelle aree umide della Toscana, i casi invasivi da studiare e affrontare, un focus il prossimo 5 febbraio in diretta Facebook
Interessante iniziativa programmata per Sabato 5 febbraio dalle ore 16,30 con termine 18,30.
Le specie alloctone invasive, dalla conoscenza ad una corretta gestione. Questo il tema scelto
della Diretta Facebook che il centro di Documentazione del padule di Fucecchio ha scelto di trattare. Un argomento diverso dal solito perché le specie invasive riguardano diverse aree da quelle vegetali a quelle animate fino alla fauna ittica.
È un incontro per offrire una panoramica generale sulla problematica delle specie alloctone invasive ed un approfondimento specifico sulla situazione della fauna ittica, che risulta particolarmente minacciata.
IL PROGRAMMA prevede
“Fuoriposto. La minaccia globale delle specie aliene invasive”
Andrea Monaco – Ispra Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale
“Le introduzioni di specie alloctone nelle acque interne della Toscana”
Annamaria Nocita – Ittiologa Sistema Museale di Ateneo, Università di Firenze
L’incontro verrà trasmesso in diretta Facebook sulla pagina /paduledifucecchio; sarà possibile interagire con i relatori tramite la chat (organizzazione tecnica a cura di AmicoBIT).
Il programma aggiornato è disponibile sulla pagina (nell’evento) e sul sito www.paduledifucecchio.eu; per info rivolgersi al Centro RDP Padule di Fucecchio, email fucecchio@zoneumidetoscane.it
Conoscere per gestire correttamente
L’introduzione da parte dell’uomo di specie esotiche invasive è considerata, per importanza a livello mondiale, la seconda causa di perdita di biodiversità, preceduta solo della distruzione degli habitat.
Si tratta di piante, animali, funghi ed altri organismi trasferiti (volontariamente o accidentalmente) da una regione all’altra del pianeta, in aree dove sono in grado di adattarsi e costituire nuove popolazioni allo stato selvatico, la cui capacità di espansione ed accrescimento numerico rappresenta una minaccia per molte specie autoctone.
Queste specie, oltre ad entrare in concorrenza diretta con specie indigene, possono alterare lo stato degli habitat e degli ecosistemi naturali, e a volte provocare ingenti danni economici ad attività produttive o rappresentare in alcuni casi una minaccia per la salute pubblica (potendo veicolare agenti patogeni trasmissibili all’uomo).
In linea con tutte le principali convenzioni internazionali in materia di tutela della biodiversità e con la Strategia Nazionale per la Biodiversità, l’Italia opera attivamente per prevenire la diffusione di specie esotiche invasive e per controllare o eradicare quelle specie che siano già presenti sul nostro territorio.
Il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio affronta questa complessa problematica da oltre 20 anni, promuovendo attività di ricerca e di divulgazione.
Nel 2002 il Centro ha organizzato, in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze, un convegno nazionale sulla gestione delle specie alloctone, focalizzando l’attenzione sui casi della Nutria e del Gambero rosso della Louisiana, i cui atti sono scaricabili sul sito web (http://www.zoneumidetoscane.it/sites/default/files/eventi/extra/libro_2_pdf/Convegno_alloctoni_2002.pdf).
L’argomento previsto il 5 febbraio propone un incontro a carattere divulgativo, in considerazione della fondamentale importanza di creare una diffusa conoscenza e consapevolezza nell’opinione pubblica, volta anche a contrastare gesti inconsapevoli che possono favorire la diffusione di specie invasive.
Trattandosi di un tema complesso, che richiede conoscenze ed investe anche sensibilità diverse, è stato ritenuto di aprire l’incontro con un intervento che offra una panoramica generale sullo stato del problema e sulle sue principali implicazioni, invitando Andrea Monaco, ricercatore ISPRA, uno dei maggiori esperti italiani in materia.
Deciso poi e anche di focalizzare l’attenzione su uno specifico gruppo sistematico, optando per la fauna ittica d’acqua dolce, stante da drammatica situazione determinata dall’introduzione di specie alloctone su questo gruppo di vertebrati; per questo secondo intervento abbiamo invitato Annamaria Nocita, ittiologa del Sistema Museale dell’Università di Firenze, che già in passato ha collaborato con il Centro.
Nell’immagine: Trachemys (foto Alessio Bartolini).