Il falco pescatore torna a nidificare nell’Arcipelago Toscano dopo 90 anni, scatta l’operazione di salvaguardia

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Il falco pescatore torna a nidificare nell’Arcipelago Toscano e a Capraia e scatta l’operazione di tutela ambientale. Nessuno potrà disturbarlo in occasione delle covate che ci saranno nei prossimi tempi. Sono passati 90 anni.

L’habitat del falco pescatore deve essere mantenuto, perchè potrebbe essere l’ultima occasione per veder tornare questo rapace volteggiare nei cieli delle isole Toscane. La specie di volatili si nutre essenzialmente di pesci e chi ha visto all’opera il falco pescatore nei momenti di caccia, è rimasto impressionato per la maestosità con cui conduce le operazioni. Una volta che la femmina del falco ha prodotto le uova (da 2 a 4), sarà un susseguirsi di azioni che partono dalla schiusa e poi con il mantenimento e la crescita dei piccoli che saranno alimentati principalmente di carne di pesce.

Ed è per questa ragione che Il Presidente del Parco nazionale Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri, ha emesso una nuova ordinanza ( n. 2 dell’ 8 giugno 2021) per tutelare la schiusa delle uova di Falco pescatore tornato dopo 90 anni a nidificare a Capraia e nell’Arcipelago Toscano, con la quale proroga i termini della precedete interdizione al 30 giugno.
Con la prima ordinanza infatti si vietava l’accesso all’area della nidificazione del falco pescatore, in ogni forma e con ogni mezzo, per una distanza inferiore ai 300 mt dal nido, ed in particolare nel tratto di mare compreso tra Punta del Recisello a nord e Punta della del Fondo a sud, nella costa occidentale dell’Isola di Capraia, (zona MB ristretta) con una validità fino al 7 giugno 2021.

Dal momento che la schiusa non si è ancora verificata è stato necessario estendere nel tempo la vigenza delle misure di protezione

fonte: https://www.islepark.it/il-parco-informa/news

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