Isola di Capraia, tra vino eroico e formaggi caprini.
Con i sapori di Capraia, l’isola vulcanica che deve il suo nome alla presenza delle capre fin dall’Antichità classica. Dopo un periodo di assenza, le capre sono state “introdotte” in numero e tornate a correre tra i sentieri di Capraia grazie all’intraprendenza di alcuni soci: colpiti dal fascino

dell’isola hanno dato linfa all’azienda agricola Il Saracello. L’obiettivo? Allevare il bestiame e produrre formaggi freschi e stagionati derivati dalla lavorazione del latte di capra.

Sono così diventate famose le capre del “Saracello” sull’isola di Capraia.

Al pari del vino.
Nonostante il vento salmastro che spolvera la macchia mediterranea, anche a Capraia si produce vino che in tanti chiamano “eroico”. Il lavoro tra le vigne si compie su terrazzamenti fatti a mano, senza l’aiuto di macchinari. Lo sanno bene anche i produttori dell’azienda agricola La Piana, con i loro vini aleatico, vermentino e non solo.
Tornando alle capre:
I formaggi caprini sono solitamente abbinati alle confetture di Arura, queste nascono dai fiori, dalle foglie, dalle radici e dalle bacche spontanee; e al miele dell’azienda San Rocco, altra bontà a km 0 di questo territorio di particolare fascino e interesse.

Da non dimenticare che all’inizio d’autunno ci sarà la Sagra Festa del Totano. E già Capraia si sta preparando per questo evento ricco di fascino gastronomico.

A cura redazione ArgaToscana

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