Le restrizioni del Covid19, anche il settore ortofrutticolo teme una forte penalizzazione e riduzione nei consumi.
Ristorazione: il Governo colpisce anche questo settore
L’ultimo decreto di ottobre del Governo fa chiudere bar e ristoranti alle 18, tagliando così il giro d’affari, e i consumi, del 50%, come minimo. A tal proposito un operatore ortofrutticolo, che lavora nel settore, poichè collegato, esprime la propria preoccupazione.
“Di certo, si torna a condizionare un settore – afferma -che stava cercando di tornare, seppure con difficoltà, a una sorta di normalità. Anche perché, a mio avviso, è uno dei settori dove gli operatori avevano investito molto in sicurezza: penso alla riduzione dei coperti, ai menù usa e getta oppure solo online, ai termoscanner all’ingresso”.
“E i clienti avevano risposto bene, stando alle regole e cercando di riprendere una situazione, se non normale, almeno attenta e nel rispetto delle regole. Per questo andare a penalizzare e quindi anche tutta la filiera ortofrutticola a monte, è sbagliato.
“Per quanto riguarda la stagione estiva – conclude – da metà luglio fino a fine agosto abbiamo lavorato bene, perché in tanti luoghi di villeggiatura sono arrivati tanti turisti, tutti italiani. Distanza di sicurezza e mascherine sono state all’ordine del giorno, così da consentire a tutti di lavorare in sicurezza”. E il giro dell’ortofrutta si era quasi stabilizzato.
Che cosa succederà adesso?
Se cala il giro nei bar e ristoranti anche l’ortofrutta è penalizzata di conseguenza.
Ma i contagi aumentano, e la prospettiva di una forzata chiusura ancora più evidente, è dietro l’angolo. Molte sono ancora le riflessioni da fare, comprese le rimostranze.
A cura Redazione Arga Toscana
Fonte : C. Riciputi FreshPlaza.it
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