A Petra cantina della famiglia Moretti il rosso Igt Hebo
Vicino all’antico borgo di Suvereto, terra di maestose querce che producono il sughero, sulle colline della Val di Cornia e con lo sguardo sul Mar Tirreno, in una valle incantata dove la macchia mediterranea divide la scena con gli olivi e le vigne, nella spettacolare natura della Maremma nasce la Cantina Petra di proprietà della famiglia Moretti.
L’uva, anticamente coltivata da greci ed etruschi, era quasi dimenticata e ci sono voluti intuito, pazienza e una buona dose di coraggio per intessere tutte le storie e far rinascere una famiglia di vini che attinge varietà e ricchezza da queste origini.
Realizzata dall’architetto Mario Botta, la cantina valorizza il territorio e integra la costruzione al paesaggio, sfruttando l’inclinazione della collina per trasformare l’uva in vino nel modo più rispettoso possibile. Petra unisce, recupera e intraprende nuovi percorsi attraverso il vino e uno stile che ne racchiude il senso.
Tra i molti vini prodotti dalla cantina, oggi raccontiamo Hebo il cui nome trae origine da un insediamento etrusco antichissimo e rimanda alle radici storiche di Suvereto.
È prodotto con un assemblaggio di vitigni che erano stati introdotti in zona da Elisa Bonaparte Baciocchi, principessa di Piombino dal 1805 e illuminata donna del vino: cabernet sauvignon, merlot e sangiovese.
Il Toscana rosso Igt Hebo della cantina Petra a Suvereto (Livorno) di proprietà della famiglia Moretti si presenta con un colore rosso rubino lucente. Al naso svela freschi sentori di amarene, violette, mirtilli, peonie, cenni minerali e nuance di macchia mediterranea. Al gusto è fresco, sapido, di corpo slanciato, piacevolmente fruttato, sottile nella veste sapida e dai tannini calibrati e gentili.
La composizione vede cabernet sauvignon al 50%, merlot al 40%, sangiovese 10%. Le vigne sono situate in località San Lorenzo con sistema di allevamento Guyot. I terreni sono a tessitura argilloso-sabbiosa e lievemente calcarea.
La resa è di 80 quintali per ettaro con una densità d’impianto di 6.200 ceppi per ettaro. L’età media delle viti ad oggi è di 16 anni.
L’affinamento viene fatto in legno 12 mesi in barrique usate di secondo e terzo passaggio e botti da 30 e 50 hl. Successivamente in bottiglia per 6 mesi.
Titolo alcol. 13.5%
Rubrica a cura di Stefania Guernieri
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