Nelle foto: gli spaghetti alla salvia, la barricaia della Torraccia e il Goccia d’Oro

Da San Gimignano arrivano proposte irrinunciabili che allietano il palato, ma soprattutto il gusto.

E’ il caso dell’Azienda Agricola la Torraccia di Chiusi, così la denominazione, a San Gimignano, che propone un doppio abbinamento piatto e vino e noi della redazione siamo concordi nella piena pubblicazione:

Spaghetti alla salvia
ovvero
Spaghetti alle “Cee scappate”

Questa ricetta semplicissima si rifà all’ antica usanza della Toscana tirrenica di preparare in
questo modo le “cee” ossia le anguille neonate (piatto citato tra l’altro dall’Artusi, oramai
giustamente proibito).

Molto spesso la cucina toscana della tradizione ricorreva a stratagemmi gastronomici per simulare un’abbondanza che in realtà non c’era, si ricorda per esempio il “sugo finto”, oppure le “vongole scappate”, piatti poveri ma evocativi di ingredienti ricchi.

La procedura è semplice, gli ingredienti ridotti all’essenziale: aglio, salvia, burro, pecorino
semistagionato.

Si prendano due spicchi d’aglio di media grandezza ed una dose generosa di foglie di salvia, che triteremo in maniera finissima per poi soffriggere dolcemente in una capiente padella con una noce abbondante di burro, aggiungendo un poco di acqua tiepida per assicurare una cottura dolce.

Regolare di sale con mano leggera, tenendo conto che alla fine sarà aggiunto il pecorino.

Nel frattempo, lessare gli spaghetti in acqua salata, scolarli ben al dente ed ultimarne la cottura in padella, aggiungendo a questo punto del pecorino semistagionato grattato e avendo cura che il condimento non si asciughi aggiungendo se occorre un poco d’acqua di cottura della pasta.

C’è da chiedersi che cosa abbinare a questo piatto.

Ecco il Goccia d’Oro.
E’ il fiore all’occhiello dell’agricola la Torraccia di Chiusi che può contare su una produzione di vini, è uno spumante metodo tradizionale lavorato a mano in azienda con le loro uve, del quale sono al momento disponibili le versioni Sangiovese 100% (36 mesi e 48 mesi sui lieviti) e Pinot 100% (48 mesi sui lieviti).

Ecco la scheda:

GOCCIA D’ORO
SPUMANTE METODO CLASSICO

Altitudine: 300/350 m s.l.m.
Esposizione: Sud-est.
Giacitura: Collinare.
Vitigni: 100% Sangiovese
Forma di allevamento: Guyot e cordone speronato.
Composizione del Terreno: Suolo franco-sabbioso, calcareo.

Vendemmia: Ultima settimana di agosto. Vengono vendemmiate le uve meno mature in modo da
lasciare sulla pianta i grappoli più maturi e longevi per i vini rossi.

Vinificazione e Affinamento: Pressatura soffice a grappoli interi, il mosto viene vinificato in
bianco in tini di acciaio inox ad una temperatura controllata di 15° C. Il vino rimane sulle fecce fini in serbatoi di acciaio inox fino alla primavera dell’anno successivo.

A giugno viene eseguita la presa di spuma in bottiglia, e a fine novembre si esegue una prima precoce sboccatura. Sia la presa di spuma che la sboccatura sono realizzate in modo artigianale senza l’ausilio di macchine enologiche.

Tenore Alcolico: 12,5%. Modalità di Servizio: Servire a 9°- 10° C.
Gastronomia: Consigliato come aperitivo, si accompagna con antipasti, risotti, e piatti a base
crostacei e molluschi. Perfetto per un brindisi abbinato ad un dessert. Si abbina a numerosi altri piatti.

Colore: Bianco dorato.
Profumo: Il primo impatto è ricco di fiori gialli, pesca e spezie.Nobili sentori di burro, crosta di pane e miele contribuiscono a rendere questo spumante un prodotto artigianale molto qualitativo.

Sapore: Dall’ingresso ampio e fragrante, riempie la bocca con il suo perlage fine e fitto. Molto
piacevole l’acidità, non tradisce le aspettative concludendo con note dolci floreali e fruttate.

a cura redazione Arga Toscana

Fonte: Azienda agricola La Torraccia di Chiusi srl – San Gimignano (Siena) 53037
tel. 0039 0577 941972
info@torracciadichiusi.it –
www.torracciadichiusi.it – P.IVA 04230581003

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