A piedi o in bicicletta, scenari mirati e unici dell’Isola d’Elba uno degli ultimi paradisi naturalistici
Quando le norme antivirus lo consentiranno, proponiamo Sentieri ed Itinerari per principianti ed esperti nello splendido scenario dell’isola d’Elba.
Alcuni degli itinerari proposti sono percorribili anche per chi è alle prime armi con l’escursionismo. Tuttavia, sia per la natura dei sentieri, sia per le situazioni che l’escursionista va a incontrare, il consiglio è per una attrezzatura con abbigliamento adeguati.
Chi decide di andare per i sentieri dell’Isola d’Elba, esprime anche il desiderio di tornare un po’ alla natura.
Le escursioni sono un’ottima medicina contro alcune malattie della vita moderna, occorre però che questa possibilità rimanga anche per le generazioni future: il comportamento di alcuni distrugge lentamente l’ambiente naturale.
Arrivano alcuni consigli:
ammirate i fiori e le piante selvatiche, ma non coglietele;
non accendete fuochi per nessun motivo;
all’Elba non ci sono rifugi o bivacchi e il campeggio libero è formalmente vietato in tutta l’isola, dormite solo in campeggi attrezzati;
deponete i rifiuti negli appositi contenitori, se non ve ne sono raccoglieteli e portateli con voi;
utilizzate solo i sentieri segnalati;
non danneggiate gli alberi e i cespugli;
non infastidite gli animali e non avvicinatevi ai loro piccoli;
non disturbate la quiete del bosco. Il silenzio e la pace della natura sono patrimonio di tutti;
osservate le istruzioni, i regolamenti e le ordinanze comunali;
parcheggiate le auto e le moto solo negli spazi previsti e ricordate che è vietato accedere a sentieri e piste forestali con mezzi motorizzati;
Per la ricchezza paesaggistica ed archeologica e le numerose peculiarità naturalistiche elbane, sono possibili innumerevoli combinazioni di soggiorno, che offrono la possibilità di apprezzare la straordinaria bellezza dell’isola.
Durante tutto l’anno vengono organizzati soggiorni ed escursioni a sfondo naturalistico, archeologico e didattico.
Ne abbiamo scelti due:
Primo itinerario: Cavo – Porto Azzurro
Punto di partenza: Cavo
Punto di arrivo: Porto Azzurro
Lunghezza: 18,5 km
Altimetria: 496 m
L’itinerario della GTE inizia dal paese di Cavo, il più settentrionale e vicino al continente. Dal lungomare di Cavo si deve prendere una strada (segnalata) che in pochi minuti conduce all’ingresso di un sentiero.
Dopo circa 1,5 km arrivati a un quadrivio, girando sul sentiero a destra una brevissima deviazione permette di ammirare il Mausoleo Tonietti, unica testimonianza in stile liberty dell’Elba. Ritornando al quadrivio riprendere il sentiero GTE.
Superati Monte Lentisco e il Serrone, la prima salita della giornata è quella che conduce sulla vetta di Monte Grosso a 344 metri slm, dove un tempo era posizionato “Il Semaforo”, un’importante postazione di osservazione militare, oggi trasformato in lussusosa abitazione.
Dalla cima si gode di un panorama strepitoso: ad est il paese di Cavo, i tre isolotti posti tra l’Elba e il continente: Topi, Palmaiola e Cerboli e, oltre il canale di Piombino, la costa italiana; ad ovest tutto il lato nord della costa elbana.
Successivamente si scende lungo una discesa ripida fino a lambire la strada provinciale della Parata. Si attraversa la Valle delle Fiche lungo un piacevole saliscendi e si giunge poi in località Aia di Cacio dove il sentiero incrocia la strada che conduce a Nisporto e Nisportino.
Attraversata la strada si riprende il sentiero e si affronta la seconda salita della giornata: un breve ma ripido tratto pietroso che conduce a Monte Strega (427 m slm) e a una piacevole traversata in quota con spettacolari vedute su Rio Elba. Successivamente si arriva a Passo della Croce (342 m) e si sale nuovamente fino a Monte Capannello (408 m), un altro bel punto di osservazione dal quale si possono ammirare contemporaneamente i due versanti (orientale e occidentale) dell’isola.
Pochi metri più in basso il sentiero porta fino alla pineta delle Panche, da dove si riprende il percorso in salita in direzione della vetta più alta della giornata: Cima del Monte, 502 metri slm. Una volta raggiunta la vetta il panorama è maestoso, si domina tutta l’Elba orientale e in particolare il castello del Volterraio e la baia di Portoferraio.
Dopo aver percorso la discesa con vista su Porto Azzuro, dopo poco si incrociano rispettivamente i bivi con i sentieri n. 220 e con il sentiero n. 205 (per escursionisti esperti) che conduce al Santuario della Madonna di Monserrato.
Proseguendo sulla GTE, dopo circa 15,5 km dalla partenza si arriva al bivio con il sentiero n. 210 che, scivolando tra le vigne, in circa 30 minuti consente di raggiungere Porto Azzurro.
Seconda itinenario: Un’escursione adatta anche ai bambini
Lunghezza: circa 3 km
Tempo di percorrenza: circa 1 ora
Difficoltà: facile
Biodola-Procchio.
Questo bellissima passeggiata, che dalla spiaggia della Biodola permette di raggiungere la spiaggia di Procchio, può essere considerata il proseguimento del trekking che parte da Viticcio ed arriva alla spiaggia del Forno.
È una passeggiata piacevole di poco più di un’ora che permette di godere di un bellissimo panorama sul mare fra i profumi della macchia mediterranea, e cosa non trascurabile nelle calde giornate estive, quasi totalmente all’ombra degli alberi.
Il sentiero denominato “Percorso della Salute” ha inizio alla estrema sinistra della spiaggia della Biodola. Imboccare il sentiero direttamente sugli scogli e oltrepassare un cancello.
Infoelba consiglia: Attenzione al fatto che il cancello in inverno potrebbe essere chiuso.
Proseguire lungo il percorso passando attraverso una suggestiva galleria scavata nella roccia durante la Seconda Guerra Mondiale e continuare il piccolo sentiero molto ben curato che porta ad una bella caletta deserta: la spiaggia della Lamaia.
Proseguendo lungo l’itinerario che corre a due passi dal mare, tra scenari bellissimi di riflessi sull’acqua, si scopre un’altra caletta: la spiaggia del Porticciolo.
Nella spiaggia del Porticciolo a volte ci sono delle barche e gommoni ancorati, ma non danno molto fastidio.
In fondo alla baia passando sugli scogli si riprende il percorso che prosegue nella vegetazione e vicinissimo al mare fino alla località La Guardiola. Da qui tramite una passerella in legno si raggiunge la spiaggia di sabbia di Procchio.
Sentiero da fare assolutamente con macchina fotografica al seguito e fermandosi anche a fare un bagno in uno dei due piccoli golfi, che di solito sono semideserti in quanto la strada principale è molto distante e l’unica via di accesso è questo sentiero o una imbarcazione.
Anche questo sentiero è particolarmente indicato per famiglie con bambini, in quanto semplice, con poche pendenze, e soprattutto mai monotono e sempre all’ombra.
a cura redazione Arga Toscana
Fonti: infoelba
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