Vitivinicoltura, progetto biotech, sul miglioramento genetico c’è disinformazione, comunicare meglio quello che stiamo facendo, è la posizione di Copagri

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“La ricerca deve essere aiutata e finanziata. Dietro al miglioramento genetico c’è tanta disinformazione. Si dice che la ricerca genetica distrugge la biodiversità, ma questa non è buona informazione. La vitivinicoltura porta molti soldi all’Italia, grazie a prodotti di grande eccellenza. Per questo dobbiamo collegare questi mondi, ricerca e pratica aziendale. La vite utilizza molti prodotti fitosanitari, ma sono stati fatti sforzi pazzeschi su questo fronte.


Certamente nel nostro campo c’è molto bisogno di questi elementi. Ora il progetto Biotech ci mette al livello dei paesi più progrediti. Gli incroci impongono tempistiche lunghe, mentre per accorciare si entra nel campo della mutagenesi, ma dobbiamo comunicare meglio quello che stiamo facendo.


Ad esempio abbiamo ridotto enormemente l’utilizzo di fitofarmaci in Italia. Come tecnici e divulgatori dobbiamo fare da ponte con la ricerca, presentando le nostre richieste. Oggi potremmo lavorare sul patogeno, per “giocare in attacco” e trovare nuove soluzioni.

Così Enrico Fravili, responsabile tecnico Copagri, in occasione del Webinar organizzato da Copagri insieme al Crea: “Il miglioramento genetico nella vitivinicoltura: i primi risultati del progetto Biotech”.

Fonte: Agricolae.eur

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